L’altro lato della vergogna

Una donna trentenne single, che da tempo vuole ricevere affetto e contatto ma percepisce di essere invisibile. La sua solitudine le duole dentro. Un giorno, stanca del disagio, abbandona la sua carriera programmata e inizia a formarsi come terapista e massaggiatrice.

Una brillante avvocato, che ritiene di essere bloccata in un matrimonio senza amore e un ruolo sempre più marginale nello studio legale, non riesce a smarcarsi dalla sensazione di fallimento. Un giorno, dismette la sensazione, lascia il matrimonio e lo studio legale e segue il sogno di aprire un proprio studio legale.

Una sentimentale mamma di due bambini che è sempre stata in imbarazzo dalla propria voce e ritiene di ‘non essere all’altezza’ è piena della sapienza della vita che non vede l’ora di essere condivisa. Un giorno, smette di credere di ‘non essere all’altezza’ e tocca molte vite scrivendo con le immagini e con le parole.

Una quarantenne, single, senza figli, convinta di aver ‘perso l’occasione’ e di non meritarsi altro, fatica a distinguere il proprio futuro. Un giorno, il desiderio prevale sulla pesantezza e inizia il processo di adozione di un bimbo.

Spesso, è sull’altro lato della vecchia vergogna che troviamo i nostri sogni più intimi e sblocchiamo il nostro potenziale.

Ma come ci arriviamo?
Brene Brown, una persona che considero essere la custode della vergogna e della vulnerabilità, ha scoperchiato questi temi rendendoci libere di parlarne. Ogni volta che la ascolto, mi rimangono queste domande…

Ma cosa succede al corpo?
Il corpo non è stato il primo ad essere stato coinvolto dall’esperienza?
Non è per il corpo che ci sentiamo immeritevoli e poco amabili?
Se è così, non sarebbe meglio agire direttamente sulla fonte dell’indegnità e curarla?

La vergogna prese forma nel nostro corpo, non solo nella mente.
Durante la nostra infanzia, siamo state prese in giro, umiliate, ostracizzate, paragonate, ignorate e dominate. Anche le migliori infanzie hanno vissuto questi eventi. Alcune sono state oggetto di bullismo e di abusi. Pur non capendolo al momento, l’abbiamo vissuto nei nostri corpi.

Abbiamo dato forma ai nostri corpi attraverso le sensazioni che erano troppo grandi per essere gestiti al momento ma che avevamo bisogno di controllare. Questo ci ha compresso l’esperienza dei nostri corpi infantili lasciandola incompiuta.

Oggi, i nostri corpi trattengono un senso di paura e inadeguatezza.

Modificando la forma, spostando la vergogna
Per spostare la nostra vergogna, dobbiamo rimuovere il modo in cui ci avvogliamo attorno a vecchie e croniche sensazioni.

Anche se può sembrare contro-intuitivo, anziché evitarla o bloccarla, se scegliamo di permettere alla vergogna di inondarci il corpo, la sensazione di inadeguatezza si riduce. Diventiamo più libere. Attraverso i nostri corpi, impariamo a convivere con chi siamo veramente e a vivere la vita che desideriamo.

Perché insegno della vergogna?
Per 20 anni, ho lavorato con donne di tutte le forme, taglie e di forme di lotta. Donne di talento, intelligenti, divertenti, empatiche, fiere e con un tocco che il mondo merita disperatamente, ma che costantemente si sminuiscono per il proprio rapporto con la vergogna.

Per molti anni, ho sguazzato nella mia vergogna, occasionalmente bagnandomi i piedi per poi andare avanti. Quattro anni fa, entrando in menopausa, questo percorso smise di funzionare.

Il mio corpo richiedeva che mi buttassi nella vergogna per aprire i luoghi dove l’avevo rinchiusa. Per guarire, ho dovuto modificare la mia relazione con la vergogna. Ero determinata, una volta per tutte, di curare quel dolore che mi riempiva. Ora, eccomi con un desiderio più forte che mai di aiutare le donne a fare lo stesso mio percorso.

Insegno attraverso il movimento, il respiro e un crescente collegamento interiore con il proprio corpo. Sono fieramente appassionata nel poter dare alle donne l’opportunità e gli strumenti per scoprire il proprio corpo e le qualità innate che risiedono sull’altro lato della vergogna.

Molte di noi non sono consapevoli della vergogna che abbiamo nel nostro corpo. Se sei curiosa e vorresti modificare il tuo rapporto con la vergogna e approfondire la tua auto consapevolezza, partecipa al Workshop “Liberarsi dalla vergogna, lasciar andare la paura” che si terrà a Milano il 19-20 maggio. Il Workshop fornisce un luogo sicuro dove poter esplorare la capacità di spostare la vergogna attraverso il movimento, il respiro, la discussione ed esercizi centrati sul corpo. L’evento è aperto solo alle donne.

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